ANELLO DI SESTRI LEVANTE PASSANDO PER PUNTA MANARA
Qualche weekend fa, in compagnia della mia migliore amica Giulia, ho percorso il sentiero ad anello di Sestri Levante, con una piccola sosta a Punta Manara.

Ci siamo date appuntamento a Deiva Marina, dove dopo una focaccina e un caffè vista mare ci siamo dirette con la macchina a Sestri, percorrendo per la prima volta le vecchie gallerie del treno.
Si lo confesso, in questa tratta non le avevo mai prese.
ATTRAVERSARE LE VECCHIE GALLERIE DEL TRENO..
Le gallerie le ho prese solo durate la classica passeggiata sulla pista ciclo-pedonale che da Levanto porta a Framura. Se non le conoscete, QUI trovate tutte le indicazioni e i consigli.
Mi è capitato diverse volte di andare a fare una gitarella fuori porta a Sestri Levante e venendo da Spezia, forse per un fatto anche di comodità ho sempre preso l’autostrada.
Attraversarle, è sicuramente un”esperienza”, si tratta infatti di una strada unica in Italia che corre lunga la costa per circa 9km.
La maggior parte di questi si percorrono all’interno della galleria, sono un pochissimi e brevissimi i tratti a cielo aperto.
Sono percorribili esclusivamente in auto o in scooter, è fatto divieto assoluto di percorrerle a piedi o in bicicletta anche perché sono davvero poco illuminati.
E’ una strada a senso unico alternato regolato da un impianto semaforico un pò particolare.
Per percorrere l’intero tratto sono necessari una decina di minuti, ma è possibile attendere il segnale verde anche per 20 minuti nel caso in cui si arrivasse in prossimità dell’imbocco della prima galleria quando è appena scattato il segnale rosso.
Questo vale per chi proviene da Sestri Levante, mentre per chi proviene da Deiva Marina, l’attesa può durare fino a 10 minuti.
Comunque se vi ho incuriositi e volete vivere un’ “esperienza” insolita e diversa dal solito vi lascio di seguito due informazioni che vi possono tornare utili.
Da Sestri Levante scatta il semaforo verde ai minuti 15 -35 – 55 di ogni ora;
Da Deiva Marina scatta il semaforo verde ai minuti 00 – 10 – 20 – 30 – 40 – 50 di ogni ora;
Comunque, torniamo a noi e al nostro sentiero, arrivate a Sestri abbiamo lasciato la macchina nel parcheggio di Parco Mandela.

PARCO MANDELA
Anche questo, come le gallerie, è stato una bella scoperta.

Si tratta di un parco, secondo tra i più grandi della Liguria che comprende al suo interno: una pista ciclopedonale, un parco avventura con installati diversi giochi, una percorso pedonale attrezzato, una pista da atletica, un bike park ed infine un settore dedicato al tiro con l’arco.
Non mancano ovviamente, gli spogliatoi, i servizi igienici ed un “teatro naturale” nell’area pianeggiante, costruito con lo scopo di ospitare importanti eventi.
E’ all’interno di questo parco che seguiamo le indicazioni per raggiungere Torre di Punta Manara. E’ un piccolo cancelletto che separa il Parco dall’inizio del sentiero.

PERCORSO AD ANELLO
Prendete come punto di riferimento per trovare l’imbocco del sentiero il settore per il tiro con l’arco.

Infatti, percorrendo una vecchia mulattiera, passeremo intorno all’area per la disciplina del tiro con l’arco e continueremo a salire in un castagneto incontrando la prima edicola votiva con dipinto dedicato alla Sacra Famiglia.

La salita si fa, man a mano sempre più tosta, tra lecci, oliveti e lembi boschivi di castagni raggiungiamo ben presto il Colle della Madonnetta.

Qui, una piccola cappelletta con gruppo marmoreo rappresenta la Madonna con Bambino.

Il sentiero che abbiamo imboccato e su continuiamo è rappresentato dal segnavia con due cerchi rossi pieni, a differenza dei sentieri percorsi insieme fino ad oggi questo si contraddistingue anziché per un numero o delle lettere per questi due simboli.
Proseguiamo quasi in piano, fino ad incontrare una casa dagli infissi gialli che sicuramente non passerà inosservata, non so dirvi se si tratta di una B&B o qualcosa di simile, facendoci un giro attorno non ho trovato alcuna insegna, anzi se voi la conoscete.. scrivetemi nei commenti qui sotto di cose si tratta.

Da qui, in circa dieci minuti di salita vi ritroverete ad un bivio, privo di indicazioni.. NON proseguite dritti seguendo la parte rocciosa, ma imboccate il sentiero sulla vostra destra.

E’ un stretto e la vegetazione prevale sicuramente sul percorso, tant’è che si è obbligati a camminare in fila indiana.
La mia amica che era davanti, si è vista e sentita passare una biscia sulla scarpa. Da questo preciso istante abbiamo proseguito il sentiero a passo molto spedito fino allo spiazzo che ospita alcuni tavoli da Pic-Nic.

Proseguiamo con un leggero saliscendi in un bosco misto di pini marittimi, latifoglie e arbusti della macchia.
Questo sentiero si affaccia su Riva Trigoso a sinistra e su Sestri a destra.
Giunti a questo punto, in una ventina di minuti raggiungiamo Punta Manara.
PUNTA MANARA
Si accede alla Torre esclusivamente tramite una ripida scala in pietra.

Giunti alla punta vi consiglio di fare particolare attenzione perché non vi sono parapetti e i punti di strapiombo sono diversi.
Questo promontorio regala una vista a 360° sulla Baia del Silenzio di Sestri Levante, sul Golfo di Riva Trigoso.

Ci siamo fermate pochi minuti, giusto il tempo di riempirci gli occhi di bellezza e scattarci qualche foto a vicenda.
Ho rinunciato a scattare un foto alla torretta perché purtroppo molte persone l’hanno presa d’assalto decidendo di fare una sosta quassù, al sole e in compagnia..impedendo o rendendo comunque difficile il passaggio alle persone che salivano su.
Proprio prima della scala in pietra si trova un vecchio pozzo chiuso e 5/6 tavoli con panche per consentire, a chi vuole, di fare una pausa.
Facendo una sosta giù si da la possibilità alle persone che vogliono salire di poterlo fare “più in sicurezza” evitando così di inciampare tra gli zaini lasciati qua e la e di fare uno slalom tra i piedi delle persone “accampate”.
Vista la bella giornata e la temperatura decidiamo di scendere in paese a Sestri seguendo il sentiero indicato con il segnavia con due quadrati rossi pieni.

LA DISCESA
La discesa richiede circa una cinquantina di minuti, ma non richiede particolari abilità se non attenzione.

Ben presto, il nostro percorso sarà accompagnato dall’eccezionale vista sulla Baia del Silenzio che passo dopo passo si fa sempre più vicina.

L’ultima parte del sentiero, Salita alla Mandrella, è caratterizzata da un tratto pavimentato molto ripido ed impegnativo (soprattutto per chi viene in senso opposto a noi e che quindi sta salendo), nel quale occorre fare attenzione a non scivolare.

Alla fine imboccando Vico del Bottone e superando una volta con tutte le indicazioni escursionistiche per raggiungere Punta Manara, giungerete sul caruggio principale.

Il mio consiglio è quello di fare una passeggiata tra le vetrine, i caruggi e i bellissimi palazzi di Sestri. Non dimenticatevi di fare una capatina anche nella Baia del Silenzio.

CONCLUSIONI
I sentieri escursionistici del Promontorio di Punta Manara sono di media difficolta e sono attrezzati di panchine ed aree sosta.
Per seguirli è necessario indossare scarpe adatte, portare con se le riserve d’acqua necessarie, tenendo conto che lungo i sentieri non sono presenti fonti di acqua potabile e rispettare tutte le regole di comportamento in aree naturali protette.
Questo promontorio si estende per circa 50 ettari ed è attraversato da oltre 10 km di sentieri, che attraversano aree naturali uniche.
Una particolare caratteristica è la variabilità di vegetazione, che alterna boschi sempreverdi a boschi di caducifoglie tipici degli ambienti appenninici.
Il tempo totale di percorrenza del sentiero ad anello è di circa due ore.

Questo articolo, lo dedico a lei, che in questa foto mi sta indicando la sua Deiva.
A lei che come me, appena ha un pò di tempo libero ama immergersi nella natura della nostra splendida Liguria.
Altri sentieri sul trekking li trovate QUI.