ESCURSIONE IN VAL FERRET: RIFUGIO ELENA CON PASSEGGINO

Fino a qualche anno fa non pensavo mi sarebbe piaciuta così tanto una vacanza in montagna d’estate.



Sin da bambina ho sempre frequentato la montagna solo d’inverno, quando, insieme ai miei genitori andavo in settimana bianca, poi con tutti i sentieri che ci sono sul nostro territorio ho scoperto che camminare mi rilassa.

Il verde, il silenzio, l’aria pura. Le gambe piano piano iniziano a muoversi e la mente si libera dai pensieri.


È per questo che da poco più di due anni, in estate, vado sempre volentieri in montagna, e quest’anno con un ospite in più! La CamiSofi!

Noi abbiamo soggiornato a Courmayeur, a pochissimi km da Entrèves, località che si trova ai piedi del Monte Bianco dove abbiamo lasciato la macchina per raggiungere la Val Ferret.


Il panorama che regala la Val Ferret è davvero meraviglioso. Infatti, sono numerosi i percorsi che si possono fare in questa valle, soprattutto nella stagione estiva.


Noi abbiamo deciso di raggiungere il Rifugio Elena, questo è forse l’unico percorso un pochino più “tosto” raggiungibile con il passeggino.


Premetto che il passeggino utilizzato lo abbiamo noleggiato a Les Pyramides di Courmayeur, poiché per fare questa escursione servono comunque dei passeggini attrezzati con ruote grandi e freno da utilizzare per la discesa.

COME RAGGIUNGERE IL RIFUGIO ELENA

Per arrivare al Rifugio Elena dovete percorrere in auto tutta la Val Ferret fino al parcheggio in località Arnouva.

Noi avevamo letto in un blog che in alta stagione si può arrivare a posteggiare ad Arnouva solo prima delle 9 mattino, e per questo abbiamo lasciato la macchina ad Entrèves e preso la navetta gratuita che porta fin su.


Noi siamo saliti Domenica 20 Agosto (quindi direi stagione piena) a metà mattinata.. e salendo ci siamo accorti che vi erano ancora un sacco di posti auto disponibili.

Averlo saputo sicuramente con bimba piccola, passeggino e cagnolino saremmo saliti in auto, ma purtroppo per i turisti non ci sono grandi informazioni.

La nostra fortuna è stata incontrare alla fermata dell’autobus dei ragazzi di Spezia che conoscevamo e che avendo la casa in zona ci hanno dato un sacco di consigli su autobus e fermate.

Comunque la fermata a cui scendere per raggiungere il Rifugio Elena è la numero 29. Arp Nouvaz è l’ultimissima fermata quindi non potrete sbagliarvi!

Sicuramente è possibile raggiungere il sentiero anche da altre fermate con altri percorsi, ma questo è adatto a chi come noi ha il passeggino.

Faccio presente a chi, come noi, decide di prendere il Bus con il “passeggino da trekking” che quest’ultimo non sta in autobus e per questo va smontato.

ESCURSIONE ADATTA A TUTTA LA FAMIGLIA

Il sentiero che porta al Rifugio Elena è davvero semplice e adatto proprio a tutti. Ovvio che con il passeggino da trekking risulta molto più impegnativo e richiede un minimo di allenamento.



Si tratta di una strada sterrata ampia con poca pendenza che in circa 45 min (secondo la segnaletica della Val Ferret) porta al rifugio.

Scrivo così, perché è vero che noi avendo il passeggino, alternandoci e facendo alcune piccole soste abbiamo impiegato un po’ più di tempo, ma le stesse persone che abbiamo incontrato sul sentiero si “lamentavano” dei tempi di percorrenza segnalati.

Sicuramente noi abbiamo impiegato circa 1 ora e 10/15.

La vista è spettacolare sia sui monti e sul ghiacciaio che vi trovate di fronte salendo, sia, guardando indietro, su tutta la valle.


Il Rifugio si trova a 2067 mt. di altitudine e da qui avrete una meravigliosa vista su tutta la Val Ferret, sul Monte Bianco e fino al fondo della Val Veny.


È possibile fermarsi a pranzo al rifugio e vi direi che non serve prenotare. Troverete alcuni bigliettini in prossimità della cassa con elencati i piatti.


Oltre ai classici antipasti misti con salumi e formaggi locali, potrete trovare la polenta con funghi, stracciatella o salsiccia, le tagliatelle al pomodoro o ai funghi e il jambon.


Il tutto servito da personale gentilissimo che ci ha subito montato il seggiolone per la bimba e portato bicchiere di plastica per lei e acqua fresca della fonte per noi e per la nostra cagnolina.

Per tornare indietro, noi abbiamo percorso il medesimo sentiero utilizzando per tutta la discesa il freno del passeggino e l’apposito cinturino di sicurezza da legarsi al polso che in caso di scivolamento permette di “ non perdere” il passeggino.

È per questo che ribadisco che comunque serve un passeggino attrezzato e quello da città o leggero non va assolutamente bene.



Prima di riprendere l’autobus di ritorno ci siamo concessi una breve pausa all’ombra degli abeti che si trovano proprio in prossimità del capolinea dell’autobus.

QUI, puoi trovare altri percorsi fatti in Valle d’Aosta con CamiSofi!

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