PERCORSO AD ANELLO DA LERICI A TELLARO
Sono tantissimi i percorsi che si snodano sul territorio Lericino.
Dalla semplice e tranquilla passeggiata lungomare da San Terenzo a Lerici, a percorsi più impegnativi che conducono ai piccoli paesi di Pugliola, Solaro, La Serra e ancora Fiascherino, Tellaro, Monte Marcello fino a Bocca di Magra.
Ultimamente ho sempre battuto sentieri verso Campiglia, Fossola e le Cinque Terre, ma lo scorso weekend dopo un pranzo a San Terenzo ho deciso di fare una bella passeggiata nei dintorni.
Parcheggiata la vespa in prossimità della caletta di Lerici, ho preso la scalinata che sale sulla sinistra 150 mt. dopo il bivio che dalla strada principale che porta a Tellaro conduce alla Punta di Maralunga.

Indicato con il numero 463 del CAI, questo sentiero conduce in circa 10 minuti di salita alla Serra.

Questo tratto inizia con una scalinata ben tenuta, proseguendo poi in salita su strada asfaltata passando per Località Verazzano. Questo mini-percorso porta proprio alla Serra.
LA SERRA

Questo piccolo borgo e le sue casette con colori che variano dal giallino al pesca al rosa, sprigionano un fascino inalterato nel tempo.
Il centro è percorribile solo a piedi attraverso i caruggi; alle volte, in alcuni punti, non più larghi di un metro.

Il nome “Serra” deriva dal fatto che le case del borgo posseggono appezzamenti di terreno, terrazzati, con orti oppure olivi che in passato venivano utilizzati dalle famiglie locali come beni di sussistenza.

Oggi, alcuni di questi orti sono stati trasformati in giardini colorati che contribuiscono a rendere il paesaggio unico.
Non a caso una località nei dintorni della Serra si chiama Bellavista.

Anche in paese non mancano i segnavia del CAI con le indicazioni per raggiungere Pugliola e Pitelli, Rocchetta, Tellaro e Fiascherino fino alle spiagge di Punta Bianca e Punta Corvo che portano fino a Bocca di Magra.
Dopo una piacevole passeggiata all’interno del paese, abbiamo seguito le indicazioni per prendere il sentiero 433 in direzione Fiascherino, Tellaro, Monte Marcello, Bocca di Magra.


Per un brevissimo tratto abbiamo seguito le tracce del sentiero 469 percorrendo una ripida discesa (che sembrava essere di nuova costruzione) fino all’imbocco del 433.

E’ da questo punto che finalmente inizia un sentiero completamente immerso nel verde, tra ulivi, muretti a secco e qualche rudere qua e la.

Gli olivi in molti casi abbandonati e pieni di erbacce fanno scorgere l’azzurro del mare lungo tutta la passeggiata, ma nascondo le isole e Portovenere.
Solo in pochi tratti si aprono splendide vedute sulla Palmaria, sul Tino, sul Tinetto e su Portovenere.

Da qui in poi il sentiero si fa decisamente più facile e pianeggiante con leggeri saliscendi tra le coltivazioni di olivi fino a raggiungere l’abitato di Portesone, abbandonato per la peste nel 1500.

Vi segnalo che lungo il percorso, proprio in prossimità di una casa in sasso troverete le indicazioni per raggiungere Fiascherino (si tratta del sentiero 432 del CAI che porta alla strada principale.

PORTESONE

Ricoperto dai rovi è stato completamente ripulito e recuperato. I terreni ed i manufatti appartengono ad un architetto, che nel tempo ha realizzato l’azienda agricola Agritur, recuperando gli oliveti storici, che erano incolti ed abbandonati da anni.
Queste case in pietra erano strutturate su due piani: il livello inferiore era adibito a stalla, mentre le abitazioni vere e proprie erano al primo piano, raggiungibili solo dall’ esterno da scale in legno o mobili, che purtroppo non sono più visibili.
Questo villaggio era indispensabile soprattutto per difendersi dalle frequenti incursioni da parte dei pirati.
E’ in prossimità di questi ruderi che, attraversandoli tutti, decidiamo di scendere sul sentiero 431 in direzione Tellaro.
In questo tratto il mio consiglio è quello di fare attenzione perché il terreno, formato da rocce e sassolini si presenta un pò sdruccevole.
TELLARO
Il sentiero dopo qualche metro, incontra una vecchia mulattiera che conduce fino alla scalinata in mattoni rossi di Via della Fonte che porta alla Piazzetta di Tellaro.
Una visita a Tellaro per riempirsi gli occhi e fare una piccola pausa prima di intraprendere la strada del ritorno la consiglio a tutti.

A me piace sempre fermarmi, cercare qualche nuovo scorcio e scattare qualche foto per la mia gallery.
Infatti, avevo già pianificato tutto e avevo portato con me le mie illustrazioni di Tellaro e della Chiesa di San Giorgio per fargli qualche scatto.
Illustrazione di Aplaceinlaspezia – Chiesa San Giorgio” Illustrazione di Aplaceinlaspezia – “Tellaro”
Per il ritorno ho optato per raggiungere il punto di partenza tramite la strada asfaltata principale.
La strada è doppio senso, ma è particolarmente stretta per cui fate molta attenzione perché non è dotata in tutti i tratti di marciapiedi e piste pedonali.
Anzi diverse sono le curve “cieche” quindi prestate attenzione e camminate in fila indiana, molte macchine nonostante le condizioni della carreggiata non siano delle migliori sfrecciano.

Questa tratto, generalmente percorso in macchina o in scooter vi aprirà alcune viste su Ville da sogno con accesso privato al mare e calette nascoste raggiungibili solo via mare.

In una ventina di minuti, a passo svelto, raggiungerete il punto di partenza.
Tra l’altro sulla via del ritorno, pochi metri prima della scalinata del sentiero 463 che abbiamo percorso, ho adocchiato l’imbocco del Sentiero delle Parole.. che non vedo l’ora di fare insieme a voi!

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